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Ambiente e turismo alle Cinque Terre


Tre milioni di visitatori all’anno in un Parco che si sviluppa a cavallo di una delle zone più turistiche d’Italia; un vino, il Sciacchetrà DOC, famoso in tutto il mondo; un ricco calendario di escursioni guidate; produzioni di olio e miele di fama internazionale. Basterebbe questo breve elenco per pensare ad un turismo invadente, onnivoro e nemico dell’ambiente. Eppure, alle Cinque Terre il turismo va a braccetto con l’agricoltura, l’economia locale e la mitigazione del rischio naturale. Come? Con una serie di iniziative apparentemente slegate tra loro, ma inserite in una regia generale in grado di mettere a servizio dell’ambiente gli enormi numeri del turismo.

Sostenere l’agricoltura locale con un protocollo di qualità

Il Parco Nazionale Cinque Terre vanta la presenza di 23 cantine produttrici di Sciacchetrà DOC. Oggi si assiste ad una lenta ripresa dell’attività agricola, che una volta impegnava 1200 ettari, mentre oggi si limita a 100 ettari, seppur in lento ma costante aumento. Sono soprattutto i giovani sotto i 45 anni a tornare sul territorio. Come sostenerli? Con l’elaborazione di un protocollo che riconosca e sostenga le attività agricole e di pesca artigianale che esaltano le identità territoriali offrendo ai visitatori la qualità del prodotto e il sapore dei luoghi raggiunti. L’obiettivo è quello di valorizzare, insieme alla qualità delle produzioni locali – dice Vittorio Alessandro, presidente del Parco – il loro valore economico-sociale, il legame – che esse rappresentano – dell’uomo al territorio e i percorsi di inclusione da esse aperte: storie non da inventare, ma già vive. A marzo la proposta è stata accolta dal Consiglio direttivo di Europarc e sarà portata all’Assemblea generale nel prossimo mese di ottobre.

Una Card multiservizi

La Card è lo strumento che permette di porre a sistema il turismo, l’agricoltura e la mitigazione del rischio idrogeologico. Lo scorso anno sono state vendute 700 mila card, dal costo di 16 euro ciascuna. In cambio di questo piccolo impegno economico, il turista ha ricevuto in cambio sconti per trasporti sostenibili, il servizio wi-fi e la possibilità di accedere alla rete sentieristica del Parco. Gli introiti della 5 Terre Card sono stati in parte utilizzati per incrementare l’offerta di trasporto su rotaia, mediante un accordo con Trenitalia, in parte sono stati reinvestiti in agricoltura. Gli ultimi interventi hanno riguardato la ricostruzione ed il mantenimento dei muretti a secco, facilitazioni di trasporto con l’elicottero nei siti di difficile accessibilità e consegna le piantine di vite per le future semine. Non sono mancati interventi di mitigazione del rischio naturale e messa in sicurezza di sentieri e terreni franosi.

Un’app gratuita per smartphone

Si potrà avere un parco nel telefonino. Con un’app gratuita, studiata appositamente dai tecnici del Parco, sarà possibile essere informati in tempo reale sulla rete dei sentieri con un sistema georeferenziato in grado di segnalare le allerte e le emergenze in tempo reale. I sistemi informatici saranno accompagnati da una rinnovata cartellonistica sul territorio.

La Banca del Lavoro

Come recuperare gli antichi terrazzamenti e supportare le attività agricole? Non solo con i soldi. Serve personale qualificato in grado di operare conciliando nuove tecnologie e tradizione. Ecco dunque che il Parco, in collaborazione con Fondazione Carispe, Caritas Diocesana, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori offre ai richiedenti la disponibilità gratuita di personale qualificato, perché a volte il saper fare e la sua divulgazione può risultare più prezioso di un aiuto finanziario.
E non finisce qui: oltre l’80% dei nostri visitatori viene dall’estero – ricorda Luca Natale, Responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione del Parco – dobbiamo dunque essere pronti ad accoglierli con professionalità e cortesia. Stiamo dunque formando personale qualificato multilingue perché per noi il turista non è solo una fonte di reddito. Noi diamo particolare peso anche allo scambio culturale in modo che il passaggio di tante persone ci lasci qualcosa di positivo. Per questo siamo anche attivi in quattro progetti europei che riescano a conciliare educazione ambientale, agricoltura, turismo e tutela del territorio
La tutela della biodiversità passa quindi anche per il turismo e in Italia, quando si parla di turismo, è inevitabile parlare di enogastronomia: e su questo aspetto Liguria e Piemonte non sono mai stati così vicini. sul fronte ligure la biodiversità a tavola è in prima fila con il progetto I sapori della biodiversità nel parco, mentre vi ricordiamo che in Piemonte sta per entrare nel vivo il progetto Parchi da Gustare, su cui non mancheremo di tenervi informati nei prossimi numeri di Piemonte Parchi.

Fonte: parconazionale5terre.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.